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Sostenibilità

“1.400 dipendenti in 40 Paesi del mondo e circa 900 persone nella catena di approvvigionamento. Consegniamo 270 milioni di litri di vino in 130 Paesi. Però il nostro programma di sostenibilità è al centro delle nostre attività”. Con queste parole l’australiana Accolade Wines ha voluto descrivere il suo rinomato e pluripremiato impegno nei confronti di una produzione green e consapevole. Brevettate bottiglie PET Eco, investimenti nell’energia solare, innovazione negli impianti di acque reflue: questi e molti altri i campi di sviluppo sostenibile di questo colosso australiano.


Mercato

Il fine wine market continua a godere d’ottima salute. 56 master of wine, 32 master sommelier, 72 advanced sommelier e 250 titolari di un diploma WSET. Tutti concordi su di un approccio “rialzista” nei confronti della nicchia di mercato del vino pregiato in vista del prossimo anno di mercato. Un recente report ha di fatti coinvolto ben 943 protagonisti del mercato globale del fine wine, rilevando una sintonia sulle aspettative per i prossimi 12 mesi: ben il 90% degli intervistati ritiene che, nonostante le turbolenze economiche, il vino pregiato goda e continuerà a godere di ottima salute.


Tecnica

Quali sono le differenze fra il vino europeo e il comunque rinomato vino californiano? Prendiamo, come “campione” della schiera nostrana il vino prodotto nella regione toscana del Chianti. Affinché un vino statunitense riceva il marchio “Napa Valley” gli basterà che le sue uve siano state coltivate all’interno della suddetta regione geografica. Mentre lo stesso non si può affermare per un vino come il Chianti. Quest’ultimo necessiterà, oltre che di uve nate e cresciute in zona, anche di una sequela di rigidi protocolli e via libera prescritti da regole governative.


Tecnologia

L’azienda agricola Vrede en Lust è presente nella regione delle Cape Winelands dal lontano 1694. Solamente un decennio fa ha deciso d’investire nell’acquisto di ben 1.000 pannelli solari, 3 possenti inverter, cavi e telai. Il flusso di cassa, per quanto colpito dall’ingente investimento, è comunque riuscito a tornare positivo nell’arco di quattro anni: “Abbiamo finalmente potuto affrontare gravosi problematiche contemporaneamente: riducendo così, ad esempio, la nostra impronta di carbonio e controllando al meglio i nostri costi energetici in continuo aumento”.


Marketing

72,2 miliardi di dollari, questa la stima del valore complessivo del mercato domestico del vino in Cina tra 5 anni secondo il report “China Wine – Market Assessment and Forecasts to 2026” a cura di Global Data (GD). A trainare i consumi saranno soprattutto i Millennials e la Generazione Z, protagonisti della ripresa delle attività sociali post-pandemia. Secondo queste proiezioni, il consumo pro-capite di vino in Cina balzerà a 60,1 dollari entro il 2026 (35,6 dollari nel 2021). L’analisi mostra come i principali produttori vinicoli cinesi stiano rapidamente riorientando l’offerta di prodotti e le attività di marketing e branding per appagare i desiderata dei nativi digitali, anche costruendo la loro presenza sui principali portali di e-commerce come Alibaba.


Design

Nel segno del riciclo di spazzatura nasce il concept di jewelry design che ha sostenuto la fortunata mostra intitolata “Champagne and Art”, svoltasi al Ritz Carlton Nomad. Sacchetti di plastica, bottiglie di plastica e persino mozziconi di sigarette, giusto per citare alcuni dei materiali utilizzati dall’artista francese William Amor. A orchestrare il riuscito evento la sagace direttrice di Rare Champagne Maud Rabin, per sponsorizzare il lancio del “Rare” Rosé 2012”.


Parbleu!

Lucius Dry Gin è un gin al gorgonzola. Nuova gemma da annoverare tra i già molteplici e notevoli craft spirits nostrani, porta il nome di San Lucio, patrono dei caseari. L’originale dry gin è prodotto dalla start-up piemontese Alfa Spirits. Zola, ginepro ossolano, botaniche piemontesi (in prevalenza muschi e licheni), la maestria nell’arte distillatoria di un esperto mastro aromatiere e la sfrontatezza di tre giovani novaresi sono i fattori di successo alla base di questo distlled dry gin, fresco, morbido e balsamico al tasting. Ah, il distillato fa 41% e il packaging design, neanche a dirlo, spicca elegante su qualsiasi bottigliera di cocktail bar o corner bar domestico.


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