
Sostenibilità
Fra le virtù che contraddistinguono la Sicilia, ora si può annoverare anche l’eccellenza nel riciclo del vetro. 100 mila tonnellate: questa la mole di materiale che viene recuperato e rilavorato dalla regione, corrispondente all’85% del totale. Circa il 90% viene poi “risuscitato” in bottiglie, passando quindi a seconda vita. Secondo alcuni dati, inoltre, anche il settore vinicolo sarebbe una preponderante parte attiva del processo virtuoso. Su 150 milioni di bottiglie “salvate” dall’inceneritore, ben il 66% è reindirizzato verso la sfera della produzione enologica.
Mercato
Australia, da sempre terra di opportunità e nuove speranze, con alle spalle una tradizione e una passione vinicola non indifferente. Ed è proprio quanto confermano i risultati scaturiti dal report intitolato “Australia Wine – Market Assessment and Forecasts to 2026”, il quale predice una non trascurabile crescita per il mercato del vino australiano da oggi a quattro anni. Un salto da 7.4 miliardi di dollari americani di valore per il primo anno di analisi, a 9.1 miliardi di dollari nel 2026: un 4.6% di tasso annuo di crescita.
Tecnica
Il Big Sky State, ovvero il Montana degli Stati Uniti, starebbe cercando in tutti i modi di sviluppare un proprio mercato e una propria tradizione vinicola. Il problema? Stiamo parlando di una regione estremamente fredda, dove la diffusa vitis vinifera europea presenta molte difficoltà ad attecchire e soprattutto a crescere. È proprio per questo che si stanno moltiplicando gli studi scientifici per mettere a punto tecniche d’ibridazione in grado di mettere al mondo uve uniche, resistenti ai rigidi climi dello stato.
Tecnologia
Risolvere il problema dei cattivi sapori delle uve colpite da incendi (sentore di fumo e di cenere) alla radice, studiandone la chimica. Questi i propositi scientifici e tecnologici di una ricerca avviata dal WSU (Wine Science Center) in collaborazione con la UC Davis e l’Oregon State University. 17 i ricercatori coinvolti fra i vari istituti, attivatisi con maggior vigore proprio in ragione degli ultimi anni “di fuoco” (soprattutto dal 2020) per le aziende agricole statunitensi, in particolare quelle della west coast.
Marketing
La Milano Wine Week, come abbiamo già avuto modo di trattare fra le righe di WiDe:, è stata certamente un’ottima occasione di marketing per molte realtà. Fra i suoi spazi ha debuttato anche la “Wine Agenda”, caldamente voluta dalla Federvini. Si tratta di uno strumento atto ad analizzare presente e futuro del settore e del suo sviluppo. “Al nuovo governo chiediamo interventi concreti, anche sul piano della tutela a livello internazionale” ha dichiarato, rivolta al nuovo governo, il presidente Micaela Pallini.
Design
Prendono solitamente il nome di wine resort e sanno coniugare accoglienza, cucina gourmet, buon vino e progetti architettonici di pregio. Abbiamo scelto di proporvi alcuni dei più rinomati e dal design più accattivante. Iniziamo il nostro tour virtuale con Casa di Langa. Oltre 40 ettari di vigneti abbracciano l’imponente complesso suddiviso in tre ali, cingenti a loro volta un elegantissimo giardino. Un design dai sapori piemontesi, che aleggia per le ben 39 camere a disposizione.
Parbleu!
“La mindfulness può aiutare le persone ad avvicinarsi al vino in modo sano. – ha dichiarato Chiara Shannon, fra le prime pioniere globali del fortunato movimento che da anni unisce yoga e buon vino – La pandemia ha bloccato per un po’ gli eventi dal vivo nelle aziende vinicole ma siamo stati in grado di offrire degustazioni di vino e mindfulness online con le aziende”. Dal 2016 alla guida della sua azienda, la Mindful Wine, Chiara Shannon è sia sommelier certificata che istruttrice di yoga. Un connubio sempre più di moda!
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