
Sostenibilità
Tinazzi, cantina familiare sulle sponde veronesi del lago di Garda, vanta una storia di ben 53 anni. Tra le primissime aziende del paese con un occhio di riguardo alla sostenibilità, sin dai primi anni del 2000 ha avviato modifiche green con percorsi di tracciabilità, certificazioni e sviluppo sostenibile. Oggi, mantenendo vivo questo spirito, ha deciso di unificare questi sforzi sotto il progetto “Tinazzi R-Evolution”, con un proprio bilancio di sostenibilità da arricchire anno dopo anno.
Mercato
Sempre più risparmiatori e collezionisti vedono nel mondo del vino un ottimo mercato sul quale investire. Ma come scegliere? Tom Gearing, della Cult Wine Investment, ha lasciato qualche consiglio in una recente intervista. Innanzitutto, va considerato il fattore invecchiamento: il vino deve raggiungere il suo optimum di consumo in 10-20 anni. In secondo e terzo luogo, bisogna valutare che la qualità del vino su cui investire sia sufficientemente elevata e che vi sia un mercato secondario per la varietà in questione.
Tecnica
Il mare diviene una “cantina” per vini pregiati. Sembrerebbe l’ennesima tecnica all’avanguardia, in parte lo è, ma prende spunto dall’antica tradizione greco-romana. L’immersione in mare dei vini, tornata in voga dal 2015, permette (grazie alla corrente, alla temperatura e al buio) di eliminare solfiti e acidità. Ma non solo: limiterebbe anche le emissioni di CO2 e l’uso di risorse energetiche. Unica pecca? I costi produttivi, per forza di cose, abbastanza maggiorati: 30-40% in più.
Tecnologia
Ian Devereux White, viticoltore della Napa Valley, era rimasto colpito nei suoi viaggi in Italia dalla leggerezza delle nostre bottiglie di vino rispetto quelle della sua madrepatria. Ha così deciso, una volta rincasato, d’iniziare a imbottigliare in maniera differente rispetto i suoi colleghi: stampi bordolesi da circa 500 grammi, quasi 400 in meno rispetto la media locale. “Molto meglio anche per il pianeta. – ha spiegato – Il calore per la produzione, la spedizione più pesante, il riciclo meno agevole: tutto, prima, remava contro un’ottimale impronta di carbonio.
Marketing
Il premio Top Communicator of the year 2022, conferito dal Club del Marketing e della Comunicazione, è stato assegnato al pubblicitario milanese Miky Degni. Classe 1961, vanta collaborazioni con grandi marchi come Adidas, Citroën, Estée Lauder e Heineken. Dal 2007 inventa il wine painting, immergendo il suo pennello nel buon vino. “Dipingo con il vino perché l’inchiostro non lo reggo!” dichiara nel suo libro “Aforismi Ubriachi”. Porta, inoltre, avanti una sua campagna itinerante dedicata alle aziende vinicole intitolata “Per Amor di Vino”.
Design
Sono sempre di più le cantine che hanno deciso di coniugare tradizione ed estetica, anche nelle strutture. Tradizione in questo caso ha un nome ben preciso: il Barolo delle Langhe piemontesi. L’incontro con il design, invece, è rappresentato dalla Cantina Boroli (realizzata dall’architetto Guido Boroli) a Castiglione Falletto. 1000 metri quadri di struttura, dotata di ampie vetrate sul panorama mozzafiato e rivestita di rovere massello, un chiaro richiamo al ciclo produttivo. Il tutto incorniciato da ettari di sinuose vigne.
Parbleu!
Difendere le vigne con un esercito di anatre? Potrebbe sembrare la trama di un cartone animato, ma in realtà si tratta di una tecnica tradizionale già utilizzata in ambito agricolo nei secoli precedenti in Asia, per rimuovere ad esempio i parassiti dalle risaie. Ora sta tornando alla ribalta in Sudafrica, a Città del Capo, dove un’azienda vinicola si avvale dell’aiuto di ben 1.600 anatre, impegnate a mangiare afidi, lumache, piccoli vermi.
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