
Sostenibilità
Equità sociale e diversità, graduale eliminazione dei pesticidi, efficienza idrica, efficienza energetica, gestione integrata dei parassiti e prevenzione dei rifiuti. Questi i sei “pilastri” della sostenibilità, sostenuti tra gli altri da Napa Green e partner, i quali nel mese di giugno ospiteranno il Napa THRIVES: un’interessante serie di eventi dedicati alla leadership vitivinicola sostenibile. THRIVES sta per “Simposio sulle iniziative di trasformazione, salute e resilienza in viticoltura ed enologia”.
Mercato
Se guardiamo al mercato wine&spirits statunitense dell’ultimo anno appare con ogni evidenza la piega presa dal settore verso la cosiddetta premiumisation, ovvero una fascia di prodotti più ricercata e di conseguenza costosa. Mentre la restante fetta di mercato pare regredire, guardando ai vini sotto i 4,50 dollari (25,6% del mercato) notiamo infatti che sono scesi ben del 12,7%, la vendita delle bottiglie più costose è invece in crescita. Il boom per quelle oltre i 35 dollari (0.5% del mercato): +35,4%!
Tecnica
Molte stagioni or sono, un viticoltore dimenticò una botte nel retro della sua cantina. Così, secondo la leggenda, nacque il particolare quanto rinomato vino giallo francese. Prodotto con l’uva savagnin, il vin jaune è letteralmente la traduzione del nostro “vino giallo”. Un tecnica di produzione “epica” per l’appunto, che perdura ancora oggi, il cui processo dura ben 60 mesi. Il vino rimane intatto, non coperto e osservato con occhio amorevole.
Tecnologia
179mila dollari. Questo il costo di WineCab, un’intera parete di vino guidata da un’anima dotata d’intelligenza artificiale, incorporata di un sommelier robotico. Il sistema è in grado di scegliere per voi la bottiglia migliore d’abbinare al pasto in tavola, muovendo conseguentemente un braccio robotico dalla parete al destinatario. Un’opzione più economica potrebbe, invece, essere Prefarabli, piattaforma dedicata a vino, birra e alcolici in generale. Impara le nostre preferenze e abbina il tutto al cibo selezionato.
Marketing
Già a metà degli anni ’90 molti rapporti dirigenziali delle aziende vinicole americane gettavano il seme del panico per quanto concerneva i consumi della generazione X. Ora, con la generazione millenials sotto i riflettori, le cose non sembrano del tutto migliorate. L’appello generale è a un nuovo e migliore lavoro di marketing del vino. Infatti, secondo un’indagine del Wine Market Council solo il 14% delle persone tra i 21 e i 30 anni beve vino settimanalmente, mentre l’11% lo beve solo occasionalmente.
Design
Chiusure degne di un museo. Non è la prima volta che, nella nostra sezione dedicata al design, trattiamo di chiusure, di “tappi”, degni di un salone d’arte. È questo il caso della nuova gamma Carat, del produttore leader a livello internazionale Guala Closures Group. “Eleganza, qualità e stile ne compongono l’anima” ha dichiarato l’azienda. Materiali pregiati come lo zamak, la ceramica e il vetro: il tutto in mostra a Parigi alla PLD.
Parbleu!
Le parole San Simone, al di fuori dell’ambito della liturgia e della sacralità, fanno subito affiorare alla mente l’immagine di Torino. Ma dove nasce quest’amaro tanto amato? Negli anni ’60 il farmacista Aldo Fechino, fondatore dell’attuale azienda, decise di recuperare l’antico elisir del XVI secolo per farne una versione più gradevole e commerciale. L’amaro vede quindi gli albori nella confraternita dei monaci torinesi, i quali lo utilizzavano come depurativo del sangue.
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