
Sostenibilità
La crescente domanda di vini e imballaggi sostenibili sta spingendo i produttori, così come gli analisti, a riflettere sempre più su quest’aggettivo, delle volte abusato. Cosa s’intende effettivamente per sostenibilità, per “green packaging”? Allison Jordan, CEO della California Sustainable Winegrowing Alliance, ci ricorda che non si tratta solamente del fattore riciclabilità, ma anche dell’impronta di carbonio rilasciata, della quantità di elettricità sprecata lungo il percorso, del peso di trasporto, e così via.
Mercato
Un’ondata di prevedibili cali ha recentemente investito il settore delle importazioni vinicole nel mercato cinese. Mentre alcune fasce peculiari, come quella di qualità elevata, rimangono sulla cresta dell’onda, l’attuale crisi sembra colpire prevalentemente la fascia bassa e meno richiesta di produzione. Le possibili cause: recrudescenze della pandemia COVID-19, le incertezze economiche di molti ristoratori, un mercato nazionale via via più competitivo.
Tecnica
Raccolta notturna, fermentazione a temperature estremamente basse in asettici serbatoi d’acciaio inossidabile. Il tutto per mantenere le uve il più possibile al fresco. Questa è solo una parte delle tecniche, ormai relativamente moderne, apportate a partire dagli anni ’70 dai coltivatori della regione della Rueda in Spagna. Quest’ultimi hanno saputo trasmutare una produzione limitata ai vini fortificati simili allo sherry a una votata a vini bianchi secchi stravagantemente aromatici.
Tecnologia
Abbiamo già mostrato ai nostri lettori come la scienza si stia muovendo sempre più in sinergia con funghi e lieviti per contrastare fenomeni come il climate change. Nella fattispecie, negli ultimi anni, sono stati isolati due ceppi, chiamati Saccharomyces uvarum e il Saccharomyces cerevisiae, estremamente criofili (amanti del freddo). Un’azienda chiamata Enartis, basandosi su questi lieviti, ha da poco rilasciato una variante in grado di imitare la complessità di sapori che deriverebbe solamente da fermentazioni native, tagliandone però le negatività.
Marketing
Masterclass, conferences, degustazioni, marketing e oltre 70 produttori piemontesi. Ecco qualche scorcio tratto dalla kermesse intitolata “Torino Wine Week”, recentemente conclusasi all’ombra del suggestivo Museo del Risorgimento di Palazzo di Carignano. Partita in questa soleggiata Pasquetta, lunedì 18, è di fatti giunta al termine il lunedì successivo, il 25 aprile. Numerosi gli ospiti e i partecipanti, il tutto volto a valorizzare il mercato vinicolo e le eccellenze piemontesi.
Design
Veneto, Piemonte, Alto Adige, Toscana, Sicilia. Sono molte le perle italiane che rientrano nella mostra fotografica itinerante “Nuove cantine italiane. Territori e architetture”, presentata nella cornice del Palazzo Belladoro a Verona durante l’edizione corrente di Vinitaly. Scorci e suggestioni contenenti undici studi di architettura, dieci cantine e una distilleria, il tutto per puntare i riflettori non soltanto sul prodotto in sé, ma anche sulla bellezza e sulla magia dei luoghi che accompagnano questa produzione.
Parbleu!
Si è da poco conclusa la prestigiosa International Wine and Spirits Competition: tra i più grandi e longevi premi annuali dell’intera industria alcolica. Un concorso che vanta 53 edizioni, il quale anche nel 2022 ha giudicato 4000 sfidanti provenienti da ben 90 paesi diversi. Con un punteggio basato in centesimi, una singola distilleria di scotch ha totalizzato 99 punti in addirittura due distinte categorie: si tratta della Tomatin, orgoglio americano datato 1897.
Iscriviti alla newsletter di WiDe
Wide: è la newsletter che Periskop dedica ai professionisti della wine & spirits industry. Ogni sabato, tutte le settimane, diffonderemo sette notizie utili alle varie funzioni aziendali.
Iscrivetevi! E buona lettura!
Comments are closed.