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Sostenibilità

Si chiama Biova (come la pagnotta piemontese) la linea di birre prodotte con il pane invenduto, e Biova Project è la rete di partner intessuta da una start up piemontese attiva nell’economia circolare in campo alimentare. Biova non è dunque un birrificio, ma un progetto che si rivolge ad aziende, ristoranti e distributori offrendo, come si legge nel website, “la possibilità di creare una filiera corta locale, utilizzando gli scarti del pane”. Non solo per essere sostenibili, ma anche per creare birre personalizzate in co- branding.


Mercato

Due colossi delle indagini di mercato, entrambi con sede a Londra, uniscono le forze: IWSR Drinks Market Analysis ha infatti annunciato l’acquisizione di Wine Intelligence, società che dal 2002 conduce indagini statistiche e di mercato per conto delle aziende vitivinicole. L’offerta combinata fornirà al settore una solida visione delle tendenze di consumo, del comportamento dei consumatori e delle opportunità di crescita a livello globale.


Tecnica

Uno supporto decisionale online per prevenire e gestire criticità dei suoli vitati: lo ha sviluppato il progetto di ricerca europeo Soil4Wine LIFE+. Il tool guida i viticoltori nella gestione del suolo in quattro step: evidenziazione di problemi pedologici e ambientali; individuazione delle migliori tecniche per la mitigazione; implementazione delle tecniche; auto-valutazione dei risultati. Il supporto decisionale è gratuito per la durata della fase di After Life Plan del progetto (fino alla fine del 2022). Tutte le info qui: https://bit.ly/39PhpWc


Tecnologia

Amorim, leader mondiale nella produzione di chiusure enologiche in sughero, ha annunciato la messa a punto di due tecnologie per l’eliminazione del TCA: Naturity, per i tappi monopezzo, e Xpür, per gli agglomerati, processi definiti dalla stessa Amorim come assolutamente green. E se Naturity rafforza i risultati già ottenuti da Amorim con NDTech (metodo gascromatografico sviluppato dalla stessa Amorim anni fa), Xpur costituisce un upgrade del processo di eliminazione del TCA dalla granella di sughero tramite CO2 supercritica, già noto da decenni ma che Amorim ha reso più efficiente in termini energetici e di utilizzo del gas inerte.


Marketing

Se ne fa un gran parlare tra addetti ai lavori e semplici utenti dei social… potevamo non farlo noi? Il “caso Tavernello” sta facendo scuola. Un’operazione di re-branding sui social, voluta da Caviro, basata sull’autoironia, i giochi di parole, le citazioni rivisitate e le opere d’arte reinterpretate. Con il famoso (famigerato?) brik protagonista indiscusso, nei visual e nei copy. Last but not least, una gestione elegante e giocosa degli immancabili hater e di commenti acidi, quando non offensivi. Da seguire su Facebook e Instagram, non foss’altro per fare due sane (e raffinate) risate.


Design

Ancora di Amorim parliamo, in questo caso per il progetto Suber Design, grazie al quale i tappi in sughero usati trovano una seconda vita e vengono trasformati in oggetti di arredamento (anche per cantine) come tavoli, sgabelli, secchielli, lampade, appendiabiti e portaombrelli. Suber Design rappresenta lo sviluppo di ETICO, altro progetto avviato in Italia da Amorim nel 2011 per promuovere la raccolta e il riutilizzo delle chiusure in sughero – materiale completamente riciclabile – diminuendo il volume di rifiuti che finiscono nelle discariche.


Parbleu!

Superata nel 2020 la soglia simbolica del mezzo milione di bottiglie certificate, circa 14 milioni in più rispetto al 2019: i numeri del Prosecco Dop non smettono di stupire. Le bolle del Nord Est italiano continuano “a farci sognare” nonostante l’annus horribilis per il mercato del vino e la crisi delle vendite che ha toccato anche il mondo dorato delle bolle. L’incremento, secondo il Presidente del Consorzio Stefano Zanette, non sarebbe da attribuire all’ingresso della versione rosé nella famiglia Prosecco.


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