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Sostenibilità

Da scarto a prodotto di valore. Si chiama WinePlastics Filler la polvere ottenuta da sottoprodotti di cantina, grazie all’intuizione di AgroMateriae , una startup nata tra Modena e Reggio Emilia. Un semilavorato che può essere miscelato in proporzioni variabili dal 5 al 60% con altri materiali plastici o bioplastici, migliorando le proprietà meccaniche e la biodegradabilità del prodotto finito. Il pensiero corre a un’economia circolare nella quale dalla cantina escono scarti e in cantina tornano materiali in imballi ecofriendly, “figli” del processo produttivo. Senza contare le opportunità in termini di marketing: brand reputation in testa.


Mercato

“Eight ways wine will change in 2021”: li snocciola Elin McCoy su Bloomberg (28.12.2020). Curiosi? 1) Il Prosecco rosé sarà la rivelazione. 2) Il vino si venderà sempre di più online. 3) Il Paese vitivinicolo emergente sarà il Portogallo, per il rapporto qualità-prezzo dei suoi vini. 4) I cosiddetti wine seltzer (vino + acqua gassata + aromi) spaccheranno. 5) Le degustazioni virtuali spopoleranno. 6) I vini sostenibili saranno tali soprattutto perché etici. 7) L’enoturismo si farà con live tour in streaming. 8) Negli hotel di lusso, a consegnare Champagne & c. nelle stanze non saranno più sommelier in carne e ossa bensì robot. Sanitizzati dopo ogni consegna.


Tecnica

Nel 2013 l’iscrizione nella lista dei patrimoni dell’umanità Unesco dell’ antica tecnica enologica georgiana che utilizza i Qvevri (anfore). Nel 2020, il riconoscimento ufficiale (e la definizione) del metodo da parte dell’Oiv, con la risoluzione OIV-ECO 647-2020. La tecnica con cui si producono gli ormai celeberrimi “orange” entra così a pieno titolo nel “Codice internazionale delle pratiche enologiche” riconosciute e i bianchi dal colore “insolito” diventano a tutti gli effetti prodotti appartenenti alla categoria Vini Speciali. Passo avanti? Pareri discordanti corrono, non solo, sul web.


Tecnologia

D’accordo, l’uso di sensori in vigneto non è più una novità. Che possano rilevare dati meteo, effettuare misurazioni di dati “tangibili” come l’umidità del terreno o la bagnatura fogliare (e tanti altri) e inviarli a cloud e software che li rielaborano, traendone informazioni utili alla miglior gestione del vigneto, non ci stupisce più. Ma quando l’obiettivo è, tramite intelligenza artificiale, “tradurre in emozioni” lo stato fisiologico della vite , c’è aria di novità. Questo è quanto si propone di fare il progetto “Talking Wine: la vigna si racconta”, portato avanti da UniTN. Gli sviluppi? Largo alla fantasia.


Marketing

Facebook, Instagram, LinkedIn, Twitter, TikTok… e YouTube. È un post sul profilo LinkedIn della London Wine Competition a ricordarci che sono moltissimi gli appassionati di vino che cercano informazioni (e ispirazione per fare acquisti) su questo canale, citando poi un breve elenco di cantine “riding the YouTube wave and coming out on top”. Nessuna italiana tra queste. “Ragionateci sopra” (cit.).


Design

Etichette e creatività: c’è spazio? Deve! Perché in un mondo sovraffollato da vini buoni o eccellenti (inutile e anacronistico negarlo), la qualità del prodotto può non bastare per emergere. A meno che non si abbia un brand a prova di bomba. L’etichetta allora può fare la differenza, ma bisogna conoscere il mercato a cui ci si rivolge. Un esempio? Wine Intelligence mette in guardia dal ricorrere a design “disruptive” in etichette destinate al mercato australiano, dove – udite udite – il consumatore rivela una certa riluttanza ad acquistare prodotti che “odorano” di eccessiva avanguardia.


Parbleu!

La levitazione magnetica naturale, per stupire ma soprattutto per conservare. In collaborazione con l’Università di Bolzano, per prima al mondo Wineleven ha brevettato un portabottiglie che sfrutta magneti contrapposti per ridurre gli effetti nocivi delle vibrazioni (di qualsiasi origine esse siano) sulla conservazione del vino, imprimendo a tali vibrazioni un “andamento armonico positivo”. Le bottiglie appaiono sospese, e fin qui l’effetto wow. La conservazione? Il tempo ci dirà.


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