“Negli ultimi 10 anni, nel Mediterraneo, più di 28.000 persone migranti sono annegate in un mare di indifferenza”. Questa la tagline del nuovo film di Emergency dedicato all’emergenza dei migranti che perdono la vita nelle acque del Mare Nostrum. Una terrificante media statistica: sono più di 7 persone morte ogni giorno, tutti i giorni, da 10 anni a questa parte.
La catastrofe umanitaria dei migranti che muoiono nel Mediterraneo è, sacrosantamente, sempre più sentita nel nostro Paese, anche da chi si occupa di regia. Si pensi al film candidato agli Oscar ‘Io Capitano’ di Matteo Garrone.
Emergency è stata fondata ormai quasi 30 anni fa, il 15 maggio 1994, a Milano dal medico Gino Strada e dalla moglie Teresa Sarti, insieme a Carlo Garbagnati e Giulio Cristoffanini. Alla morte del medico attivista e filantropo, la legacy della realtà umanitaria che ha curato e soccorso circa 13 milioni di persone nel mondo, è stata portata avanti dalla figlia Cecilia, oggi passata alla onlus ResQ – People Saving People che si occupa di migranti nel Mediterraneo.
Emergency aiuta operativamente persone nel Mediterraneo centrale con la nave Life Support affiancando sistemi e protocolli di soccorso europei. Grazie al suo operato, l’imbarcazione ha salvato più di 1.200 esseri umani nelle missioni portate a termine in questi anni recenti.
Il film di Emergency è girato con un tone of voice incalzante che invita tutti a prendere coscienza dell’emergenza migranti, quelle fragili vite umane che affrontano il pericolo del mare, un’impresa che viene compiuta con un “carico di disperazione”, per citare il poeta.
Lo spot è stato realizzato dall’agenzia creativa Ogilvy Italia, sotto la guida di Giuseppe Mastromatteo, President & Chief Creative Officer, che aveva già realizzato per Emergency la campagna contro le guerre “Un giorno di Pace”.