Post Image

A pochi giorni dall’inizio dell’emergenza COVID-19 in Italia, ci siamo attivati per dare un contributo nell’arginare il diffondersi del contagio attraverso le competenze e i mezzi dei quali disponiamo.

Abbiamo pensato di realizzare visiere protettive stampate in 3D, da utilizzare sempre in aggiunta agli altri sistemi di protezione e filtraggio. Le abbiamo chiamate Shield19 e sono completabili con materiali di facile reperibilità, senza la necessità di pezzi di ricambio originali.

Ogni giorno riceviamo decine di contatti, e gli stampatori iniziano a non essere più in grado di far fronte alle richieste. Alla data del 14 Aprile abbiamo consegnato quasi 300 visiere, principalmente ad ospedali pubblici e personale sanitario in Lombardia.

Dopo un grande lavoro iniziale, totalmente autofinanziato, i materiali per la realizzazione e il completamento delle visiere (fogli di acetato ed elastici in gomma), stanno diventando troppo onerosi per tutti noi. Ma non vogliamo smettere di fare la nostra parte.

Per continuare a fornire visiere a chi ne ha un reale bisogno (come se fossero “visiere sospese“) ti chiediamo un contributo per sostenere i costi di produzione e la copertura dei costi per i materiali impiegati.

Abbiamo deciso di raccogliere le donazioni tramite la piattaforma GoFundMe.
Questa è la pagina della campagna:
www.gofundme.com/f/shield19

Cosa puoi finanziare

Su GoFundMe le donazioni non sono legate a singoli acquisti. Tuttavia, vogliamo indicare gli importi e le tipologie di spese necessarie a realizzare questa attività.

7€      >>>  consegna di 1 Kit Shield19 completo
10€    >>>  Una confezione da 1kg di elastici
15€    >>>  Una confezione di acetati da 100 pezzi
25€    >>>  Una bobina per la stampa 3D (circa 15 visiere)
70€    >>>  consegna di 10 Kit Shield19 completi
140€  >>>  consegna di 20 Kit Shield19 completi
500€  >>>  GRAZIE! Un supercontributo alla continuazione del progetto

Quali obiettivi stiamo raggiungendo

Stiamo lavorando per realizzare:

>>  Consolidare una produzione di 100 kit Shield19 a settimana in Lombardia.

Abbiamo effettuato con successo queste forniture:

>>  20 shield alla Croce Rossa di Cusano Milanino

>>  10 shield alla Croce Rosa Celeste di Milano

>>  50 shield alla Polizia Locale di Lodi

>>  4 shield all’ospedale di Lecco

>>  20 shield ai Medici di base di Seregno

>>  60 shield ad un Centro per Disabili di Lodi

>>  6 shield all’ospedale di Sondrio

>>  12 shield a dentisti della Provincia di Varese

>>  8 shield a pediatri di famiglia di Milano

>>  18 shield a fisioterapisti di un Istituto Geriatrico di Milano

>>  15 shield a Croce Rossa di Lipomo – Como

>>  8 shield al Comune di Tavernerio – Como

>>  13 shield a Centro Dialisi Ospedale Sant’Anna – Como

>>  6 shield a SMA (Santa Maria Assunta) di Pisogne – Brescia

Com’è nato il progetto Shield19

Il primo passo è stato mettere online un file 3D liberamente modificabile e stampabile da chiunque. Quindi sono stati prodotti e distribuiti i primi modelli, che hanno permesso di rispondere alle prime richieste.

Tutto questo è servito a dare il buon esempio e stimolare l’allargamento della rete agli stampatori che si sono riconosciuti nelle finalità del progetto.

Da subito, ogni stampatore che si è attivato ha offerto le visiere gratuitamente ad ospedali pubblici e a personale che lavora a stretto contatto con potenziali fonti di contagio. E presto è stato chiaro che solo un elevato numero di stampanti in funzione contemporaneamente può soddisfare un bisogno così ampio e diffuso, dando vita anche ad una rete capillare di distribuzione.

Per andare oltre il bel gesto, è diventato necessario dare maggiore sostenibilità a questa iniziativa. Per questo abbiamo avviato una raccolta di donazioni.

Se avanzeranno dei fondi

Nel caso avessimo a disposizione più fondi di quelli necessari a coprire le spese, la parte rimanente verrà investita in un nuovo progetto connesso all’emergenza Covid-19. Oltre alle problematiche sanitarie, uno degli aspetti che maggiormente ci preoccupa è l’incremento della povertà educativa e del digital divide (tecnologico e culturale) causati dalla chiusura delle strutture scolastiche.In futuro vorremmo intervenire anche su questo fronte attraverso l’uso di tecnologie digitali e studiando servizi utili per gli studenti in difficoltà.

Trasparenza

La raccolta fondi è stata aperta da Brignetti Longoni Design Studio, mentre il beneficiario che utilizzerà i fondi sarà l’Associazione No Profit Codice e Bulloni, che si occuperà dell’acquisto e della distribuzione del materiale nella rete degli stampatori.

Riteniamo che dividere in modo chiaro le figure del gestore e del beneficiario della campagna offra una maggiore garanzia di controllo sull’utilizzo delle donazioni.

Entrambe le realtà si impegneranno ad aggiornare la campagna con gli obiettivi raggiunti e le spese effettuate.
Per ulteriori informazioni scrivete a hello@yatta.xyz oppure a info@brignettilongoni.com.

Comments are closed.