
I numeri parlano e LinkedIn è la piattaforma in grande ascesa sul panorama dei social network. Molto utile per trovare lavoro, ma anche per conoscere nuove figure professionali e far crescere il proprio personal branding: è ora di sistemare il vostro LinkedIn.
Perché avere un profilo LinkedIn?
Per trovare lavoro, sicuramente è il primo punto. Eh sì, funziona davvero. Sempre più aziende e HR cercano i loro futuri impiegati nel mondo di LinkedIn. E state molti attenti: spesso non sarete voi a fare l’application. Capita infatti che i tagliateste facciano una selezione passiva, cioè osservano in modalità privata il vostro profilo e, se reputato idoneo o interessante, vi selezionino e contattino per un colloquio.
Non sono dicerie, mi è successo! Quindi state attenti ad avere un profilo non aggiornato, con un selfie al mare in cui avete tagliato mezza faccia di un vostro amico.
Per conoscere nuove figure professionali, secondo punto. Persone del settore da cui ispirarvi o semplicemente vostri pari o superiori, con cui volete collegarvi per opportunità future o semplicemente per allargare la propria rete di contatti.
Per far crescere il proprio personal branding. A chi non mastica questo termine sembrerà una parolona, in realtà è solo un espressione che va a identificare il processo secondo il quale ci rendiamo riconoscibili, così da essere seguiti (parlando di Instagram) e scelti (parlando di LinkedIn). Valorizza te stesso, i tuoi talenti, metti in chiaro chi sei e perché sei diverso dagli altri.
Gli errori da evitare
La foto profilo
Qualsiasi sia la vostra professione non buttate su LinkedIn la foto scattata durante la vostra ultima vacanza. Quella dove siete belli abbronzati e sorridenti, con un bel cocktail in mano. Magari usate LinkedIn senza la necessità di trovare lavoro, ma rimane comunque un social più “formale” rispetto a Facebook o Instagram. No alle foto risalenti al millennio scorso o a quelle che avete sui documenti, dove sembriamo tutti dei rifugiati politici.
Fatevi una bella foto frontale, un bel sorriso, vestiario adeguato e tutti i pixel necessari.
I contenuti
Sì ai contenuti che riguardano la vostra attività, il vostro lavoro, i vostri progetti. No ai contenuti personali che postereste su altri social.
Profilo non aggiornato
Se l’ultimo aggiornamento risale alla vostra laurea triennale di cinque anni fa, capite che quel buco temporale desterà sospetti a chi guarda il vostro profilo. Segnalate sempre tutte le attività lavorative, andando poi a ripulire quelle più vecchie e irrilevanti mano a mano che si va avanti negli anni.
La bio di presentazione
Quelle poche righe che potete riempire subito dopo la vostra immagine di profilo vi sembreranno banali, invece sono fondamentali. Ripeto, LinkedIn è il nuovo biglietto da visita. Chi vede il vostro profilo non vuole solo una lista di attività, ma vuole conoscervi e capire chi siete davvero.
Qual è stato il vostro percorso? Quali sono i vostri punti di forza? Cosa vi caratterizza? Insomma il vostro personal branding si concentrerà proprio in questa piccola sezione, non tralasciatela.
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