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Nel mondo del commercio, la competizione è sempre particolarmente elevata. Per fare successo e vincere la concorrenza, si ha bisogno di una strategia di marketing vincente. Aziende famose e conosciute in tutto il mondo sono riuscite nell’intento di rimanere in vetta alle classifiche grazie a continui investimenti su sé stesse con il rebranding.

Cos’è il rebranding

Il rebranding viene definito processo di rivitalizzazione del marchio e viene posto in essere quando un determinato prodotto o servizio vengono reimmessi nel mercato con un nome o una fisionomia diversa.
In linea generale questa strategia è perseguita da aziende che vogliono dare nuovo vigore ai loro prodotti di punta per espandersi in nuove zone, ma anche per adeguarsi ai cambiamenti della moda che incidono su tutti i settori.
La strategia di rebranding del logo, che può essere totale o parziale, va studiata nei dettagli per evitare che il cambio d’immagine abbia effettivamente successo. In questo senso, quindi, è necessario preparare un piano d’azione ben definito che consideri una serie di variabili come:
1. Trend del mercato. Prima di impostare il rinnovamento dell’immagine del proprio logo, è necessario verificare l’andamento del mercato per realizzare un restyiling accattivante non presente nel mercato;
2. Target di riferimento. È ovvio che se si ha intenzione di affacciarsi a una clientela giovane, occorre un’immagine moderna e accattivante;
3. Social media: adattare il logo al nuovo panorama digitale, avvicinando una clientela nuova e fidelizzando ulteriormente quella vecchia.

Strategia vincente di rebranding dietro i dieci migliori loghi di sempre

Nonostante il brand sia forte e conosciuto, alcune aziende famose hanno deciso di reinventare il proprio logo per uscire da situazioni pericolose e essere al passo con i tempi.

Tra gli esempi più eclatanti si ha il famosissimo brand Apple. Intorno agli anni Novanta, l’azienda stava inesorabilmente uscendo dal mercato dei personal computer. Apple ha così deciso di modificare il proprio logo per renderlo più moderno e ha sostituito l’arcobaleno della iconica mela con un colore più accattivante e grintoso: silver monocromatico e lucido.
Da quel momento si è avuta la rinascita di Apple che tutt’ora conserva quell’immagine.

Rimanendo sempre in ambito informatico c’è un’altra azienda che ha messo in atto una strategia di rebranding modificando il logo: IBM. Quando l’International Business Machines nasce nel 1911, i responsabili avevano le idee molto chiare: puntare a espandersi in tutto il mondo. Per sottolineare in maniera incisiva questa voglia, optarono per un logo che vedeva il nome dell’azienda ruotare intorno a un globo. Orientando successivamente la produzione sulla realizzazione di personal computer, decisero di modificare il logo che doveva rappresentare la velocità dei prodotti fabbricati e, grazie al designer Paul Rand, IBM oggi rappresenta il dinamismo dell’azienda grazie alle otto strisce verticali che compongono la scritta.

Oltre alla modifica del logo, alcune strategie di rebranding, puntano a semplificare il proprio nome, per renderlo più leggibile e moderno.

Hanno scelto questa strada due importanti loghi: AirBed And Breakfast e Federal Express.

Entrambe queste famose aziende hanno pensato che un nome così lungo non era facile da ricordare, scegliendo quindi abbreviazioni semplici e facilmente memorizzabili come AirbnbFedEx. Oltre a questo entrambe le ditte hanno optato per un’immagine più suggestiva, che richiamasse la qualità del servizio offerto.

In particolare, Airbnb ha modificato il logo rendendolo più tondeggiante e moderno, con linee curve e morbide che trasmettono al potenziale cliente un’idea di comfort e relax ineguagliabileFedEx, invece, oltre ad abbreviare il nome secondo le richieste degli utenti che già utilizzavano quest’abbreviazione, ha creato un logo particolare, che sottolinea la velocità delle loro consegne grazie alla freccia di colore bianco che compare tra la lettera E la lettera X.

L’azienda di abbigliamento Banana Republic ha invece visto un cambiamento radicale quando l’azienda è stata acquisita nel 1978 dalla multinazionale statunitense Gap, che ha scelto di modificare le collezioni passando da un abbigliamento più sportivo a uno più raffinato. Il vecchio logo richiamava un concetto troppo avventuriero, che non coincideva con le nuove collezioni molto più raffinate e ricercate.

Alcuni brand hanno scelto una strategia di rebranding che vede un cambiamento non solo nel logo ma anche nel nome. A intraprendere questa strada sono state l’attuale Accenture e Nissan.

La società Accenture, multinazionale di consulenza di direzione e strategica, servizi tecnologici e outsourcing ha modificato il logo per sottolineare la propensione verso il cambiamento e il futuro del marchio. In questo senso, quindi, è passata dal chiamarsi Andersen Consulting ad Accenture, con un simbolo posto sopra la scritta per enfatizzare la propensione verso l’innovazione.
Allo stesso modo hanno ragionato i responsabili del brand Nissan che, in passato, si chiamava Datsun. Il nome attuale, che rappresenta l’abbreviazione di Nihon Sangyo, ossia la holding di cui l’azienda faceva parte, risulta molto più facile da pronunciare e ricordare da parte delle persone di tutto il mondo. La scritta più piccola e meno ingombrante posta sullo sfondo di colore rosso che ricorda il Sol Levante, inoltre, è più snella e moderna.

Walmart, la famosa catena di distribuzione al dettaglio americana, non ha modificato il proprio nome, ma ha apportato sostanziali cambiamenti al logo eliminando la stella tra le parole Wal e Mart e inserendo un asterisco finale con un messaggio pubblicitario: Save money, live better. Questo per far comprendere alla clientela che nel negozio è possibile risparmiare e vivere meglio.
Alcune aziende famose, infine, hanno deciso di attuare una strategia di rebranding minima, apportando solo dei piccoli miglioramenti. La National Geographic, rivista scientifica considerata la più importante del mondo, ha mantenuto uno sfondo giallo modificandosolamente il colore del riquadro ove è posto il nome che ora è di colore grigio.
La famosissima azienda della Coca Cola, invece, ha modificato la misura del nome nelle lattine della Diet Coke, rendendola più grande per permettere ai clienti di leggere la scritta Ok, per far comprendere loro che la bevanda è proprio quello che stavano cercando.

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