L’ Intelligenza Artificiale generativa sta velocemente diventando il nuovo trend del mercato attirando sempre più l’attenzione del pubblico, perciò rappresenta un’opportunità che sempre più aziende applicano nelle proprie strategie di marketing e comunicazione. Le semplici immagini dei prodotti non bastano più. I consumatori di oggi desiderano più coinvolgimento e offerte personalizzate in base alle loro esigenze o preferenze ed è per questo che i CEO sono alla costante ricerca di nuove soluzioni per crescere e rimanere competitivi in mercati affollati. Ma arriviamo alla domanda alla quale cercheremo di dare una risposta: vale la pena usare l’AI? In questo articolo parliamo della nostra esperienza con Contents.com.
I dati parlano: l’AI è il trend di oggi e del futuro
Perché oggi si parla tanto di AI generativa? Dopo esserci documentati, per scrivere questo articolo abbiamo usato una delle funzioni del software per comprendere meglio quali sono i motivi che spingono gli utenti a fare ricerche sull’argomento ed è emerso che le persone sono particolarmente interessate a capire come questa tecnologia possa essere utile per risolvere problemi complessi, a provare e comprendere come funziona la creazione di testi e immagini, quali sono i limiti e l’impatto che l’AI potrebbe avere sul lavoro in futuro.
Secondo Statista, questo mercato raggiungerà i 36,06 miliardi di dollari nel 2024 grazie alla capacità dei modelli di restituire risposte coerenti al contesto e alle richieste degli utenti, l’aggiornamento costante e la capacità di creare sempre più esperienze interattive e personalizzate per diverse applicazioni – dagli assistenti virtuali, ai contenuti creativi e personalizzati – basti pensare alle potenzialità dell’AI nel mondo dell’arte o della pubblicità, fino alla possibilità di creare nuove tendenze di moda. Nell’ultimo anno oltre il 60% degli inserzionisti ha ammesso di avere incorporato l’AI generativa nella propria produzione creativa e circa un quinto dei dirigenti a livello globale afferma che questa tecnologia sconvolgerà in modo significativo il mercato entro i prossimi tre anni, svolgendo la maggior parte del lavoro che oggi viene fatto dai professionisti del marketing. Un altro esempio di applicazione riguarda il campo delle vendite online per cui il 72% dei rivenditori statunitensi prevede che in futuro l’AI generativa e la personalizzazione influenzeranno il business degli E-commerce. Però bisogna anche evidenziare come l’uso di questa tecnologia al momento non soddisfi a pieno le esigenze di chi opera nel marketing e nella comunicazione, se non in funzione di specifiche aree di interesse come il copywriting (59%), l’analisi dei dati (53%), le ricerche di mercato (48%) e in percentuale minore per la generazione di immagini (37%), il customer service (37%) , e la SEO (30%).
Contents.com: è davvero utile?
Esistono tools specifici per la generazione di testi e immagini estremamente realistiche, tra i più conosciuti Chat GPT, Dall-E entrambi sviluppati da OpenAI o Midjourney. Ora mettili da parte perché arriviamo finalmente a parlare di Contents.com, un software che racchiude in un’unica soluzione queste funzionalità.
La piattaforma è pensata specificatamente per semplificare il lavoro, o meglio, affiancare il lavoro di editori, e-commerce, agenzie di marketing, piccole e grandi aziende multinazionali. Lo scopo principale di Contents.com è quello di facilitare la creazione dei contenuti facendo risparmiare ai clienti tempo e risorse. Curioso di sapere di più? Ecco gli otto principali servizi che offre:
1) Analisi dei trend: per scoprire le tendenze specifiche categorizzate per lingua e data, in funzione dei settori di mercato. È possibile scoprire quali sono le pagine più cercate su Wikipedia, i trend globali in tempo reale su Google, le keywords più usate nelle ultime 24 ore, i primi 100 argomenti correlati e infine i prodotti di Amazon più popolari suddivisi per categoria e paese.
2) Ottimizzazione dei contenuti lato SEO: vuoi controllare in pochi clic la densità di keyword presenti in una pagina web? Inserendo l’URL, il software fa un’analisi dei Meta Tag, trova le parole chiave correlate in tendenza su Google, valuta l’autorità della pagina fornendone i link totali e i domini ad essa collegati.
3) Chatbot: l’AI Chat è presentata in stile ChatGPT ma con un’opzione in più. È possibile scegliere la modalità di risposta, selezionando la personalità del chatbot tra quelle presenti (es. guida turistica, marketer, consulente finanziario, UX/UI designer). In questo modo il tono di voce usato e la modalità di presentazione dei risultati saranno ancora più pertinenti.
4) Generazione di immagini e animazioni: una volta scelto il formato, inserito una breve descrizione di ciò vorresti vedere e selezionato lo stile di presentazione, l’AI creerà delle animazioni di breve durata o delle immagini estremamente vicine alla realtà, da provare per credere. Ecco tre immagini che abbiamo usato per i video brevi su TikTok e YouTube nella rubrica dedicata al recap settimanale di alcune notizie di WideSpirit:, il nostro magazine online. Sperimentando l’AI generativa sulla nostra pelle abbiamo notato di avere impiegato la metà del tempo che normalmente avremmo usato per cercare le reference più adatte a comunicare la notizia e soprattutto, abbiamo avuto in breve tempo buoni risultati su entrambe le piattaforme in termini di visualizzazioni ed engagement.
5) Generazione di testi: AI Writer è la sezione della piattaforma che offre diverse possibilità creative per la scrittura di un testo suddivise per attività specifiche. Ad esempio, si possono creare copy accattivanti per i social media organici e gli annunci pubblicitari, creare schede prodotto ottimizzate in ottica SEO e riassumere o allungare articoli, o ancora, scrivere e-mail professionali per attività di follow-up e job description per attirare candidati.
6) Conversione audio-testo: come se ciò che abbiamo elencato fino ad ora non fosse abbastanza, è presente anche una sezione che permette di trasformare i contenuti audio in testo e viceversa proprio per facilitare la creazione di diversi formati, migliorare la presenza online e raggiungere un pubblico più ampio su diversi canali scegliendo tra i tone of voice disponibili in base all’abbonamento del cliente.
7) Traduzione automatica: permette di tradurre testi e interi documenti per raggiungere un pubblico internazionale
8) Personalizzazione: è possibile anche richiedere dei servizi di copywriting professionale commissionando al team di Contents.com un brief. Ma la personalizzazione va oltre a questo, è possibile infatti creare un team, collegare il proprio sito web e creare una brand voice customizzata.
AI generativa si o no?
Parliamo di un software dalle (quasi) infinite possibilità che racchiude diverse funzioni in un’unica piattaforma per la creazione di contenuti iper-personalizzati che aumentano il coinvolgimento e la fidelizzazione del proprio pubblico. Si tratta di una soluzione scalabile che può essere usata sia dalle piccole aziende che dalle grandi multinazionali: Dolce e Gabbana, Porche, Crédit Agricole sono solo alcuni dei marchi ad aver adottato Contents.com.
Ma guardiamo oltre le esperienze personalizzate e creative perché certo, l’AI semplifica il lavoro, genera nuove idee in meno tempo ma dovrebbe sempre essere affiancata all’ingegno umano e da quella condizione di variabilità che ci caratterizza e ci distingue da questa tecnologia.
Che ne sarà del lavoro dei marketers e dei comunicatori in futuro?